Ubisoft, una delle principali società di videogiochi di origine francese, prevede un profondo impatto dell'intelligenza artificiale generativa (Gen AI) nella creazione e nell'esperienza dei videogiochi. Tuttavia, il CEO Yves Guillemot ha sottolineato durante un evento a Los Angeles che il costo rappresenta una sfida significativa.
Guillemot ha espresso ottimismo sulle potenzialità della Gen AI, in particolare per i giochi a mondo aperto come la popolare serie "Assassin's Creed". Ha illustrato come questa tecnologia possa rendere il mondo di gioco molto più interattivo e vivace. "Immaginate di incontrare un personaggio non giocante e poter realmente parlare e interagire con lui creando una relazione," ha detto il CEO.
La Gen AI consente di generare contenuti, dal testo ai video, basati su semplici prompt in pochi secondi. Questa tecnologia, da una parte, promette di rivoluzionare il settore, ma dall'altra richiede una grande quantità di risorse e capacità di elaborazione, incrementando così i costi di sviluppo.
Recentemente, l'industria dei videogiochi ha affrontato sfide significative, tra cui licenziamenti e riduzioni di costi, anche a causa della saturazione di titoli di grande successo come "Call of Duty" o "Fortnite". Ciò ha reso difficile l'emergere di nuovi titoli sul mercato.
Durante l'evento sono stati presentati alcuni giochi molto attesi, come "Star Wars Outlaws", previsto per il 30 agosto, e "Assassin's Creed Shadows", che debutterà il 12 novembre e porterà i giocatori nel Giappone feudale.
Nell'ambito dell'innovazione, Guillemot ha evidenziato l'importanza del cloud gaming, che sta guadagnando popolarità permettendo agli utenti di accedere ai giochi di alta qualità senza hardware costosi. Il cloud gaming facilita anche una maggiore connessione tra i giocatori, superando i limiti degli ecosistemi di console come Xbox o PlayStation.
Il CEO di Ubisoft ha inoltre accolto con favore l'introduzione di chip più potenti nei dispositivi da parte di aziende come Apple, che potrebbero gestire le crescenti esigenze computazionali dei giochi direttamente sui dispositivi anziché sul cloud. Questo potrebbe portare a una maggiore "intelligenza" nei giochi e ridurre la dipendenza e i costi del cloud computing.
"L'AI sta arrivando," ha affermato Guillemot, prospettando un futuro in cui l'intelligenza artificiale sarà ampiamente diffusa sul mercato. Tuttavia, ha ammesso che l'adozione di questa tecnologia richiederà tempo e rimane ancora il problema dei costi da affrontare.
