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Cina guida l'impennata dei brevetti nell'IA generativa: dice l'ONU

Cina guida l'impennata dei brevetti nell'IA generativa: dice l'ONU

> Le richieste di brevetti internazionali per innovazioni che utilizzano l'intelligenza artificiale generativa all'avanguardia sono aumentate di otto volte in sei anni, ha detto mercoledì l'ONU, la maggior parte proveniente da innovatori con sede in Cina..

Secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite, negli ultimi sei anni, le richieste di brevetti internazionali per innovazioni legate all'intelligenza artificiale generativa hanno registrato un aumento di otto volte, con una percentuale significativa di domande provenienti da innovatori con base in China.

L'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO) ha rilevato che, nel decennio fino al 2023, sono stati depositati complessivamente 54,000 brevetti per innovazioni in intelligenza artificiale generativa, nota come GenAI. Interessante notare che il 25% di queste domande sono state presentate solamente nell'ultimo anno.

Impatto e Crescita della GenAI

La GenAI, che permette a programmi computerizzati addestrati di generare in pochi secondi testi, video, musica e codice informatico a partire da semplici input, è stata definita dal direttore di WIPO, Daren Tang, come una tecnologia che sta cambiando le regole del gioco. Nonostante rappresentino solo il sei percento di tutti i brevetti di IA, il loro numero è in rapida crescita.

Christopher Harrison, manager delle analisi brevettuali di WIPO, ha espresso entusiasmo riguardo a questa area in espansione, sottolineando il suo impiego in una vasta gamma di prodotti industriali e consumer, inclusi chatbot come ChatGPT e il Gemini di Google.

La Prolifica Cina

Il report della WIFO evidenzia un dato eclatante: la maggior parte dei brevetti GenAI è stata depositata dalla Cina, con più di 38,000 innovazioni registrate tra il 2014 e il 2023. Questo numero è sei volte maggiore rispetto agli Stati Uniti, che occupano la seconda posizione con 6,276 brevetti, seguiti a ruota da Corea del Sud e Giappone. L'India, con 1,350 brevetti GenAI, ha mostrato il tasso di crescita annuale medio più alto, pari al 56%.

La maggior parte dei principali richiedenti di brevetti GenAI sono cinesi, incluse aziende come Tencent, Ping An Insurance, Baidu e la Chinese Academy of Sciences. Tra i primi dieci, figurano anche IBM, Alibaba, Samsung Electronics, Alphabet e, chiudendo la lista, ByteDance e Microsoft.

Innovazioni e Sfide Future

Le domande di brevetto GenAI si sono concentrate principalmente su dati di immagini e video, con quasi 18,000 invenzioni nel decennio considerato, seguite da testi e dati di musica/parole, con quasi 13,500 invenzioni ciascuna. Il rapporto segnala anche una rapida crescita nelle categorie di molecole, geni e proteine, con quasi 1,500 invenzioni dal 2014 e una crescita media annua del 78% negli ultimi cinque anni.

Daren Tang ha messo in guardia sui rischi associati a questa tecnologia, inclusa la possibilità di perdita massiva di posti di lavoro e di violazione delle protezioni della proprietà intellettuale. Ha sottolineato l'importanza della protezione della proprietà intellettuale per il rispetto dell'espressione creativa e ha espresso speranza in una futura regolamentazione che preservi l'innovazione umana piuttosto che sopprimerla.

Riconoscendo le potenzialità rivoluzionarie della GenAI, Tang ha concluso ribadendo la necessità di mantenere l'elemento umano al centro dell'ecosistema dell'innovazione, favorendo e amplificando l'innovazione basata sull'uomo, non distruggendola.

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