In un contesto in cui innovazione e integrazione sociale trovano un punto d'incontro, Carpi diventa la culla di un progetto pionieristico denominato ‘Intelligenza artificiale in farmacia con operatore dedicato’. Una nuova iniziativa, promossa dalla Didasko Cooperativa Sociale, vedrà la luce nella farmacia di Cibeno di via Roosevelt, dove l'intelligenza artificiale, sofisticata compagna dell'uomo nel servire la comunità, prende il nome di Gaia. Il cuore pulsante di questa innovazione sarà Maria Giulia, seppur su sedia a rotelle, pronta ad assistere i clienti nel loro percorso di familiarizzazione con Gaia.
Antonio Giovannini, esponente di spicco della cooperativa, ha condiviso l’entusiasmo per l’avvio di un progetto senza precedenti in Italia, germinato in un periodo di crisi sanitaria globalmente avvertita. La necessità di alleggerire il carico di lavoro dei farmacisti, sommersi da richieste incessanti, ha fatto scaturire l'idea di affiancare alla loro professionalità un'assistente virtuale in grado di gestire le operazioni quotidiane, permettendo così ai professionisti di mirare al core business della consulenza farmaceutica.
Il ruolo di Maria Giulia, che assume l’incarico di Tutor Client Gaia, si rivela cruciale per garantire un ponte tra i clienti, talvolta meno avvezzi alla tecnologia, e le potenzialità offerte dall'intelligenza artificiale. Lo scopo è duplice: da un lato facilitare l’accesso alle informazioni e ai servizi, come la prenotazione di visite ed esami medici, dall’altro garantire che il feedback dei clienti contribuisca a perfezionare costantemente le prestazioni di Gaia.
Il coinvolgimento attivo dei clienti, inoltre, assume una valenza strategica nella definizione delle future evoluzioni del sistema. Maria Giulia svolgerà un compito imprescindibile anche verso la cooperativa stessa, fornendo preziosi indizi su come migliorare e personalizzare i servizi offerti.
Il progetto non solo mette al centro l'esigenza di ottimizzazione dei processi interni alle farmacie, ma si staglia come faro di una nuova prospettiva su come la tecnologia può essere un volano di inclusione sociale e sostegno alla comunità, valorizzando al contempo le capacità e le potenzialità delle persone diversamente abili.
