Vienna invoca la regolamentazione globale delle armi AI

Vienna invoca la regolamentazione globale delle armi AI

> L'intelligenza artificiale: un nuovo rivoluzionario strumento di guerra

In una conferenza globale tenutasi di recente, è stato sottolineato come sia essenziale stabilire delle norme internazionali per regolamentare le armi basate sull'Intelligenza Artificiale (AI) mentre queste sono ancora in una fase iniziale di sviluppo. La questione è stata descritta come un "momento Oppenheimer" del nostro tempo, in riferimento al fisico statunitense Robert Oppenheimer, pioniere delle armi nucleari durante la Seconda Guerra Mondiale.

Proprio come la polvere da sparo e la bomba atomica hanno rivoluzionato la guerra nel passato, l'AI ha il potenziale di modificare profondamente i conflitti umani, rendendoli estremamente differenti e potenzialmente più letali. In questo contesto, partecipanti alla conferenza, che ha visto la presenza di oltre 1.000 persone tra leader politici, esperti e membri della società civile provenienti da più di 140 paesi, hanno manifestato un forte impegno verso la creazione di uno strumento legale internazionale per regolamentare i sistemi d'armi autonomi.

La dichiarazione finale dell'evento, ospitato da Vienna e organizzato dall'Austria, ha sottolineato l'urgenza di agire per proteggere l'umanità assicurando che il controllo umano prevalga nell'uso della forza. Questo messaggio verrà inoltrato al segretario generale dell'ONU. Gli sviluppi nell'AI consentiranno di trasformare varie categorie d'armi in sistemi autonomi, capaci, grazie a sensori sofisticati e algoritmi, di individuare e attaccare obiettivi umani senza intervento umano diretto.

I sistemi d'armi ancora allo stadio di idea o prototipo hanno iniziato a mostrare il loro potenziale durante il conflitto in Ucraina, dove droni pilotati a distanza, che stanno diventando sempre più indipendenti, sono stati impiegati da entrambe le parti. Il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg ha messo in guardia sul fatto che è ora di concordare regole e norme internazionali per assicurare il controllo umano su queste armi. Questo impegno è stato evidenziato dalla prima risoluzione dell'ONU sull'argomento, introdotta dall'Austria nel 2023 e sostenuta da 164 stati.

In parallelo, una questione critica sollevata riguarda gli errori non correggibili generati dalle AI. A Vienna, un gruppo per la tutela della privacy intende presentare un reclamo contro il sistema di chatbot ChatGPT di OpenAI, accusandolo di fornire informazioni errate che l'azienda non è in grado di correggere. La preoccupazione nasce dalla mancanza di garanzie sull'accuratezza delle informazioni fornite dal programma, che si va ad aggiungere alle preoccupazioni sulla capacità dei sistemi basati sull'AI di agire senza errore.

Questi sviluppi sottolineano una riflessione più ampia sul futuro dell'AI, evidenziando la necessità di un dialogo e di una collaborazione internazionali per affrontare le sfide poste da questa nuova frontiera tecnologica, sia nel campo militare che in quello civile. La priorità resta quella di garantire la sicurezza e il controllo umano, mentre l'umanità naviga in queste acque inesplorate dell'innovazione tecnologica.

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