Cina minaccia Giappone su restrizioni chip

Cina minaccia Giappone su restrizioni chip

> Pechino minaccia Tokyo: possibili ritorsioni economiche se imporrà restrizioni sulla vendita di tecnologie per semiconduttori alle aziende cinesi

La Cina ha avvertito il Giappone di possibili ritorsioni economiche se venissero implementate ulteriori restrizioni sulla vendita e manutenzione di attrezzature per semiconduttori alle aziende cinesi. L'avvertimento è stato comunicato da alti funzionari cinesi durante recenti colloqui con le controparti giapponesi, evidenziando una crescente tensione diplomatica nel settore tecnologico e commerciale dei semiconduttori.

Questa minaccia cinese ha suscitato preoccupazioni nel settore industriale giapponese, in particolare nella Toyota Motor Corporation. Il colosso automobilistico teme che Pechino possa limitare l'accesso del Giappone a minerali critici essenziali per la produzione di veicoli. La preoccupazione è amplificata dall'investimento di Toyota in un nuovo impianto di semiconduttori della Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) a Kumamoto.

Il produttore di attrezzature per semiconduttori Tokyo Electron sarebbe direttamente colpito da eventuali nuove restrizioni all'esportazione, rendendo le sue preoccupazioni un punto focale per i funzionari giapponesi.

Gli Stati Uniti stanno incoraggiando il Giappone a imporre ulteriori limitazioni.

Contesto internazionale e precedenti storici

Le tensioni attuali si inseriscono in un contesto più ampio di restrizioni tecnologiche imposte alla Cina da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati, tra cui Paesi Bassi, Germania e Corea del Sud. Il Giappone aveva già attuato restrizioni nel luglio 2023, vietando 23 tipi di attrezzature per la produzione di semiconduttori.

Un precedente storico rilevante risale al 2010, quando la Cina interruppe le esportazioni di terre rare verso il Giappone durante una disputa diplomatica, causando significative ripercussioni sul settore elettronico nipponico. Questo episodio rafforza le attuali preoccupazioni di Toyota sulle potenziali conseguenze di ulteriori restrizioni.

La difficile posizione del Giappone

Il governo giapponese si trova in una posizione delicata, dovendo bilanciare le pressioni degli Stati Uniti per allinearsi alle loro strategie geopolitiche e la necessità di proteggere la propria industria dei semiconduttori. Alcuni gruppi in Giappone hanno espresso riserve su un allineamento troppo stretto con le politiche statunitensi, temendo effetti negativi sul mercato interno.

Nonostante le tensioni, gli Stati Uniti rimangono ottimisti sulla possibilità di raggiungere un accordo con il Giappone entro la fine dell'anno. L'obiettivo è trovare una soluzione diplomatica che eviti misure più severe come la Foreign Direct Product Rule (FDPR), che potrebbe imporre restrizioni significative anche alle nazioni alleate.

La situazione evidenzia la complessità delle relazioni internazionali nel settore dei semiconduttori, con il Giappone che cerca di navigare tra le sue alleanze con gli Stati Uniti e i suoi interessi economici con la Cina.

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