Lavoro 2.0: i nuovi ruoli creati dall'avvento dell'intelligenza artificiale

Lavoro 2.0: i nuovi ruoli creati dall'avvento dell'intelligenza artificiale

> Esplora cinque professioni emergenti in Europa all'ombra dell'Intelligenza Artificiale e del nuovo EU AI Act

L’innovazione nel campo dell'Intelligenza Artificiale (AI) sta aprendo orizzonti lavorativi inaspettati, soprattutto in Europa, dove di recente è stato approvato l'EU AI Act, il primo codice di regolamentazione al mondo dedicato alle tecnologie AI. Questo importante passo legislativo non soltanto regola ma stimola anche la creazione di nuove professioni in un settore in rapido sviluppo. Ecco una panoramica di cinque ruoli emergenti che delineano il futuro del lavoro nel contesto europeo.

Al primo posto troviamo il ruolo dell'Ingegnere dell'intelligenza artificiale. Tali professionisti sono impegnati nella progettazione e sviluppo di algoritmi che emulano le funzionalità cognitive umane. Microsoft sottolinea l'importanza per questi professionisti di possedere solidi fondamenti in sviluppo software, programmazione, data science e ingegneria dei dati. Interessanti prospettive di crescita sono state evidenziate per questa professione in Italia e Svizzera, dove competenze in computer vision, machine learning e natural language processing si rivelano essenziali.

Il secondo profilo professionale emergente è il Prompt Engineer, o "traduttore AI", responsabile di ottimizzare la comunicazione tra umani e sistemi AI, come i grandi modelli linguistici. Tali esperti assicurano che l'AI interpreti correttamente le richieste umane, migliorando l'efficacia delle risposte. Questa figura rappresenta un ibrido tra competenze IT e analisi aziendale, essenziale per adattare l'AI a specifiche esigenze operative senza la necessità preliminare di un titolo di studio avanzato.

Un altro settore vitale che si intreccia sempre più con l'AI è quello della cybersecurity. Gli Analisti di cybersecurity con competenze in AI stanno diventando cruciali per proteggere le infrastrutture digitali. Il loro compito è prevenire gli attacchi informatici sfruttando l'AI per identificare più efficientemente rischi e vulnerabilità. Nonostante non sia una nuova professione, l’integrazione delle competenze in AI è considerata un plus significativo.

Con l'attuazione dell'EU AI Act, nasce anche la necessità di Specialisti o consulenti in tecnologia AI. Questi professionisti operano direttamente con le istituzioni europee per applicare, supervisionare e sviluppare le regole concernenti l'utilizzo dell'AI. Il loro obiettivo è garantire che l'impiego di questi sistemi sia sicuro, etico e conforme alle nuove normative. Questo ruolo richiede una profonda comprensione degli aspetti tecnici e rischi connessi ai modelli di AI.

Infine, l'ultimo ruolo chiave è il Responsabile dell'etica dell'AI. Questa figura ha il compito di assicurare che l'impiego dell'AI nelle aziende rispetti principi di equità e non discriminazione. Di particolare rilevanza è la gestione dei bias nei processi di assunzione automatizzati, spesso oggetto di critiche per i pregiudizi intrinseci nei dati utilizzati. Il progetto Sherpa ha sostenuto l'importanza di incorporare queste posizioni all'interno delle organizzazioni per bilanciare progresso tecnologico e diritti umani.

In conclusione, l'adozione dell'EU AI Act non solo segna un passo avanti nell'ambito normativo ma catalizza anche la nascita di nuove opportunità professionali, che richiedono una commistione di competenze tecniche e umanistiche. L'Europa si conferma così come un laboratorio privilegiato dove il futuro dell'AI e del lavoro si intrecciano, delineando nuovi percorsi di carriera e sfide professionali.

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