Gannett introduce riassunti con l’IA

Gannett introduce riassunti con l’IA

> I riepiloghi sono già disponibili per alcune storie.

La compagnia mediatica Gannett, proprietaria di centinaia di giornali negli Stati Uniti, ha lanciato un nuovo programma che integra punti chiave generati dall'intelligenza artificiale all'inizio degli articoli redatti dai giornalisti. Questa notizia è emersa grazie a un memo interno analizzato da The Verge.

La funzione AI, denominata "key points", utilizza tecnologia automatizzata per creare riassunti che vengono posizionati sotto i titoli degli articoli. Al termine degli articoli appare una dichiarazione che informa: "I Key Points all'inizio di questo articolo sono stati creati con l'assistenza dell'Intelligenza Artificiale (AI) e revisionati da un giornalista prima della pubblicazione. Nessun'altra parte dell'articolo è stata generata utilizzando l'AI." Questo programma è attualmente facoltativo e la data del memo è il 14 maggio.

I riassunti sono già visibili in alcuni articoli online di USA Today, anch'esso di proprietà di Gannett. Secondo il memo, il riepilogo generato dall'AI "mira a migliorare il processo di reporting e a elevare l'esperienza del pubblico", e il modello AI utilizzato è stato sviluppato internamente nel corso di nove mesi.

Lark-Marie Anton, portavoce di Gannett, ha confermato la veridicità del documento tramite email. Tuttavia, è importante notare che Gannett ha avuto precedenti sperimentazioni con contenuti AI che non sono andate oltre episodi poco fortunati. Ad esempio, nello scorso agosto, la compagnia ha terminato l'uso di riassunti sportivi generati dall'AI dopo che i lettori ne hanno criticato lo stile goffo. Inoltre, in ottobre, il personale di Reviewed, un sito di prodotti di consumo di Gannett, ha riportato che alcuni contenuti online erano generati da AI.

Questa nuova aggiunta di sommari AI si incrocia con le preoccupazioni espresse dai membri di un sindacato locale riguardo alla proposta di linguaggio contrattuale sull'uso dell'AI. I lavoratori sindacalizzati del Democrat & Chronicle a Rochester, New York, sono stati sorpresi da una clausola aggiunta al loro contratto che affermava: "L'intelligenza artificiale (AI) può essere utilizzata per generare contenuti di notizie".

Sul fronte più ampio delle piattaforme di ricerca, durante la conferenza per sviluppatori Google I/O di questa settimana, è stato mostrato come l'AI verrà integrata in Search, includendo risposte AI all'inizio delle pagine di risultati. Anche TikTok sta esplorando sommari generati da AI nelle pagine dei risultati di ricerca. L'ascendente di risposte AI - addestrate su contenuti creati dall'uomo - sopra siti reali potrebbe rappresentare una minaccia per gli editori, riducendo il traffico verso i materiali sorgente se gli utenti si accontentano di leggere solo i sommari AI.

Anton non ha risposto alle domande di The Verge riguardo alle possibili ripercussioni di queste sommari AI che potrebbero disincentivare i lettori dal consultare l'articolo completo.

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