Big tech in calo: l'AI non convince gli investitori

Big tech in calo: l'AI non convince gli investitori

> Crollo del Nasdaq: big tech colpite duramente. L'indice tecnologico registra il peggior calo dal 2022, scendendo del 3,6% in una sola seduta.

I mercati finanziari globali hanno subito una forte scossa nelle ultime ore, con una flessione che ha colpito in particolare le azioni delle aziende tecnologiche legate all'intelligenza artificiale.

L'S&P 500 ha registrato una perdita del 2,3%, mentre il Nasdaq, fortemente influenzato dalle big tech, ha perso il 3,6%. Questa performance negativa ha portato alla perdita di circa 1 trilione di dollari, segnando la peggiore giornata dal 2022 per l'indice tecnologico.

In Asia, l'indice Nikkei del Giappone è sceso di oltre il 3%.

Qualcuno scomoda già l'espressione 'bolla'

Perdite significative per le big tech

Tra le principali compagnie, Nvidia ha visto le sue azioni scendere del 6,8%, mentre Tesla ha subito una perdita di oltre il 12%. Anche Alphabet, casa madre di Google, ha registrato un calo del 5%.

Secondo le prime analisi, gli investitori sembrano preoccupati per le elevate spese legate all'intelligenza artificiale senza benefici di ricavi immediati. Inoltre, pesano le incertezze legate alla campagna elettorale presidenziale negli Stati Uniti.


I mercati finanziari hanno una storia lunga e affascinante che risale a secoli fa. Le prime forme di scambio organizzato di azioni possono essere ricondotte alla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, fondata nel 1602. Questa fu la prima società per azioni al mondo e le sue quote venivano scambiate alla Borsa di Amsterdam, considerata la più antica borsa valori moderna.

Nel corso dei secoli, i mercati finanziari si sono evoluti enormemente. Un momento cruciale fu la creazione del New York Stock Exchange nel 1792, che divenne rapidamente il centro finanziario più importante del mondo. La sua nascita è legata a un evento curioso: un gruppo di commercianti si riunì sotto un platano a Wall Street per firmare il cosiddetto "Buttonwood Agreement", gettando le basi per quello che sarebbe diventato il NYSE.

Le crisi finanziarie hanno sempre accompagnato la storia dei mercati. Una delle più famose fu il crollo di Wall Street del 1929, che diede inizio alla Grande Depressione. Questo evento cambiò radicalmente l'approccio alla regolamentazione dei mercati finanziari.

Il mercato può rimanere irrazionale più a lungo di quanto tu possa rimanere solvibile.

Questa celebre frase, attribuita all'economista John Maynard Keynes, riassume efficacemente l'imprevedibilità dei mercati finanziari.

Con l'avvento dell'era digitale, i mercati hanno subito una trasformazione radicale. Il trading ad alta frequenza, basato su algoritmi complessi, ha introdotto nuove dinamiche e sfide. Oggi, una grande parte delle transazioni avviene in millisecondi, grazie a computer ultraveloci.

Un aspetto curioso dei mercati moderni è l'influenza dei social media sulle quotazioni. Nel 2021, abbiamo assistito al fenomeno dei "meme stocks", dove azioni di aziende come GameStop hanno visto impennate incredibili guidate da discussioni su piattaforme come Reddit, dimostrando come la psicologia di massa possa influenzare fortemente i mercati.

Nonostante l'evoluzione tecnologica, i mercati finanziari continuano a essere guidati da emozioni umane come paura e avidità, rendendo la loro comprensione un'affascinante sfida che continua a intrigare economisti, psicologi e investitori di tutto il mondo.

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