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L'IA che può controllare le foreste

L'IA che può controllare le foreste

> Per la prima volta, scienziati hanno creato una macchina forestale autonoma controllata da intelligenza artificiale. In uno studio dell'Università di Umeå è stato sviluppato un sistema di AI in grado di operare una macchina da 16 tonnellate senza intervento umano..

Per la prima volta, un team di ricerca dell'Università di Umeå, in collaborazione con Skogforsk e Algoryx Simulation, ha sviluppato un modello di macchina forestale autonoma gestito da intelligenza artificiale (AI). Questa macchina, dal peso di 16 tonnellate, è in grado di operare autonomamente senza l'intervento umano. I risultati di questo studio innovativo sono stati pubblicati sulla rivista Robotics and Autonomous Systems.

L'AI impiegata è stata allenata attraverso milioni di passaggi formativi sulla supercalcolatrice dell'Università di Umeå, consentendole di navigare in scenari difficili, superare ostacoli vari e seguire percorsi predefiniti. Nonostante la sfida presentata dal controllo di macchinari pesanti e complessi, spesso dotati di sistemi idraulici, il progetto ha dimostrato che è possibile colmare il cosiddetto "gap della realtà" tra la formazione in ambiente simulato e l'applicazione pratica.

Il metodo AI utilizzato, noto come "apprendimento profondo per rinforzo", ha già mostrato capacità superiori a quelle umane in diversi ambiti di controllo di sistemi complessi. Tuttavia, come spiegato da Martin Servin, professore associato di fisica all'Università di Umeå, ottenere i dati necessari per l'addestramento di questi modelli in ambienti reali può essere molto costoso e rischioso. Di qui la scelta di utilizzare ambienti di simulazione, che evitano rischi di infortuni e consumo di carburante, pur mantenendo un alto grado di realismo mediante sofisticate simulazioni fisiche.

La discrepanza tra la simulazione e il mondo reale, il cosiddetto "gap della realtà", rappresenta una delle principali sfide quando si tratta di trasferire un modello pre-addestrato per controllare una macchina fisica. Tuttavia, i test effettuati presso il sito di prova di Skogforsk a Jälla, vicino Uppsala, hanno mostrato che è possibile superare questo ostacolo.

Tobias Semberg, ingegnere presso Skogforsk Troëdsson Forestry Teleoperation Lab, ha commentato positivamente i progressi osservati, evidenziando come l'AI abbia migliorato le sue prestazioni con ogni prova successive. Questi risultati saranno presentati al congresso mondiale sulla ricerca forestale, IUFRO, a Stoccolma.

La ricerca dimostra quindi che è possibile estendere le applicazioni dell'AI a macchinari pesanti e complessi, aprendo nuove prospettive per l'automazione in settori come la silvicoltura, l'edilizia e l'estrazione mineraria. Questa innovazione non solo aumenta l'efficienza ma riduce anche i rischi, consolidando il ruolo dell'AI nelle operazioni all'avanguardia.

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