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IA rivela 27.000 nuovi asteroidi

IA rivela 27.000 nuovi asteroidi

> Verso una nuova frontiera nella sicurezza planetaria: individuazione precoce degli asteroidi pericolosi.

Grazie all'intelligenza artificiale, un team di scienziati ha aperto nuovi orizzonti nell'esplorazione spaziale, portando alla luce oltre 27.000 asteroidi precedentemente non identificati nelle immagini telescopiche. Una scoperta straordinaria, guidata dall'Istituto B612 e dall'Università di Washington, che segna un avanzamento nella comprensione del nostro Sistema Solare e nella prevenzione di potenziali pericoli dallo spazio.

L'algoritmo protagonista di questa impresa è THOR (Tracklet-less Heliocentric Orbit Recovery), una creazione dell'intelligenza artificiale capace di scandagliare oltre 400.000 immagini archiviate del cielo notturno. THOR ha il compito di sviscerare 1,7 miliardi di punti luminosi in singole immagini, tracciando i movimenti di questi punti attraverso diverse riprese per identificarli come asteroidi in movimento nello spazio. Questa tecnologia segna una rivoluzione nella capacità di analizzare vasti set di dati con una precisione e velocità inimmaginabili per l'uomo.

Il Google Cloud ha offerto il sostegno computazionale necessario per ridimensionare l'algoritmo, permettendo agli scienziati di testare migliaia di orbite di potenziali nuovi asteroidi. Questi nuovi 27.000 corpi si aggiungono al già vasto catalogo di oltre 1,3 milioni di asteroidi noti, fortificando la nostra conoscenza del cosmo. Tra le nuove scoperte, 150 si avvicinano all'orbita terrestre, tuttavia, nessuno rappresenta una minaccia immediata di collisione.

L'intelligenza artificiale rivela oltre 27.000 nuovi asteroidi.

La conferma dell'efficacia dell'intelligenza artificiale nella ricerca spaziale apre la porta alla possibile identificazione di milioni di altri oggetti celesti, compresi quelli che potrebbero rappresentare una minaccia per il nostro pianeta. È cruciale conoscere la posizione e le traiettorie di questi asteroidi per anticipare e pianificare possibili missioni atte a deviarne la rotta e proteggere la Terra.

Nel prossimo futuro, l'osservatorio Vera C. Rubin in Cile, dotato di un telescopio avanzato di 8,4 metri, contribuirà significativamente a questa missione. Una volta operativo, l'osservatorio effettuerà osservazioni del cielo australe ogni notte per almeno un decennio. L'utilizzo combinato di questa struttura all'avanguardia e dell'intelligenza artificiale si prevede moltiplicherà la capacità di scoprire nuovi asteroidi, potenzialmente raddoppiando i numeri attualmente registrati nei primi sei mesi di attività.

In conclusione, l'avvento dell'intelligenza artificiale nel campo dell'astronomia ha non solo ampliato i confini della nostra conoscenza ma ha anche rafforzato le nostre difese contro possibili minacce dallo spazio. Questa tecnologia, garante di una nuova era di scoperte, promette di svelare ancora molti dei misteri celati nel cosmo oscuro e infinito che ci circonda.

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