Nel Regno Unito, una nuova iniziativa promossa dall' Holocaust Educational Trust sta utilizzando l' intelligenza artificiale per preservare e trasmettere le testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto alle future generazioni. Il cuore del progetto consiste nella creazione di ologrammi realistici e interattivi dei testimoni oculari, che saranno capaci di interagire con gli studenti rispondendo ad un'ampia gamma di domande riguardo l'orrore dell'Olocausto e le loro esperienze personali.
Questa esperienza immersiva si arricchisce ulteriormente attraverso l'uso di visori di realtà virtuale, che permette agli studenti di esplorare luoghi chiave come le città natali dei sopravvissuti durante il periodo prebellico e i campi di concentramento. Questa innovativa applicazione dell'intelligenza artificiale offre un mezzo potente per educare le nuove generazioni attraverso un contatto diretto, seppur virtuale, con chi ha vissuto direttamente la storia.
L'urgenza di questo progetto diventa ancora più evidente alla luce della crescente disinformazione, delle teorie del complotto sull'Olocausto e dell'aumento dell' antisemitismo, fenomeni questi che tendono a intensificarsi, in particolare sui social media e in contesti di tensioni internazionali come il recente conflitto Hamas-Israele. Inoltre, considerando che i sopravvissuti all'Olocausto sono sempre più anziani e fragili, essenziale diventa la necessità di preservare e tramandare le loro storie.
L'utilizzo dell'intelligenza artificiale per mantenere viva la memoria dell'Olocausto rappresenta un esempio positivo delle sue potenzialità, nonostante i pericoli legati alla possibile distorsione della realtà storica. Questa iniziativa dimostra come la tecnologia, se adeguatamente guidata, possa contribuire a educare e a combattere l'oblio di eventi cruciali della nostra storia.
