Telecom multata per deepfake di Biden al telefono

Telecom multata per deepfake di Biden al telefono

> Falsa chiamata imita voce di Biden: invita elettori a non votare. Allarme per tentativo di manipolazione e interferenza nel processo democratico.

La Federal Communications Commission (FCC) ha annunciato che Lingo Telecom pagherà una multa di 1 milione di dollari per aver trasmesso una robocall deepfake con la voce del Presidente Joe Biden agli elettori del New Hampshire a gennaio. L'azienda di telecomunicazioni dovrà anche rispettare regole di compliance più severe.

Questo caso rappresenta uno dei primi esempi di azione normativa contro l'uso improprio dell'intelligenza artificiale nelle comunicazioni politiche. La FCC sta cercando di stabilire un precedente per contrastare la diffusione di disinformazione attraverso tecnologie emergenti come il deepfake.

Secondo l'agenzia, la falsa chiamata automatizzata esortava gli elettori a non partecipare alle primarie democratiche nello stato. La FCC ha identificato il consulente politico Steve Kramer come la persona dietro le chiamate generate dall'IA, proponendo per lui una multa separata di 6 milioni di dollari.

Come parte dell'accordo, Lingo Telecom dovrà aderire rigorosamente alle regole di autenticazione dell'ID del chiamante della FCC, inclusi i principi "conosci il tuo cliente". L'azienda sarà inoltre tenuta a "verificare più accuratamente l'esattezza delle informazioni fornite dai suoi clienti e fornitori a monte", secondo un comunicato stampa dell'agenzia.

"Ognuno di noi merita di sapere che la voce al telefono è esattamente chi afferma di essere"

La presidente della FCC Jessica Rosenworcel ha dichiarato: "Se viene utilizzata l'IA, ciò dovrebbe essere reso chiaro a qualsiasi consumatore, cittadino ed elettore che la incontra. La FCC agirà quando la fiducia nelle nostre reti di comunicazione è in gioco."

Implicazioni per il settore delle telecomunicazioni

Questa azione della FCC potrebbe avere ripercussioni significative per l'intero settore delle telecomunicazioni. Le aziende potrebbero dover implementare controlli più rigorosi sui contenuti trasmessi attraverso le loro reti, in particolare quando si tratta di messaggi politici o potenzialmente fuorvianti.

L'uso di tecnologie deepfake nelle comunicazioni politiche rappresenta una sfida crescente per le autorità di regolamentazione. La capacità di creare audio e video realistici ma falsi solleva preoccupazioni sulla manipolazione dell'opinione pubblica e sull'integrità dei processi democratici.

La multa e le nuove regole imposte a Lingo Telecom potrebbero servire da deterrente per altre aziende che potrebbero essere tentate di trasmettere contenuti deepfake o altri tipi di disinformazione. Allo stesso tempo, queste misure potrebbero spingere il settore a sviluppare migliori sistemi di verifica e autenticazione dei contenuti.

Reazioni e prospettive future

Esperti di politica tecnologica hanno accolto con favore l'azione della FCC, sottolineando l'importanza di stabilire standard chiari per l'uso dell'IA nelle comunicazioni pubbliche. Alcuni hanno tuttavia espresso preoccupazione per le potenziali implicazioni sulla libertà di espressione e sulla necessità di bilanciare la regolamentazione con l'innovazione tecnologica.

Mentre l'intelligenza artificiale continua a evolversi rapidamente, è probabile che vedremo ulteriori azioni normative in questo ambito. Le agenzie governative e i legislatori stanno cercando di tenere il passo con le nuove tecnologie, cercando di proteggere l'integrità delle comunicazioni pubbliche senza soffocare l'innovazione.

Questa vicenda sottolinea l'importanza di un approccio proattivo alla regolamentazione dell'IA e delle tecnologie emergenti. Le aziende di telecomunicazioni e tecnologiche dovranno lavorare a stretto contatto con i regolatori per sviluppare standard e pratiche che promuovano la trasparenza e la responsabilità nell'uso di queste potenti tecnologie.

In conclusione, il caso Lingo Telecom rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la disinformazione digitale e l'uso improprio dell'IA. Stabilisce un precedente per future azioni normative e invia un chiaro messaggio alle aziende sull'importanza di mantenere l'integrità delle comunicazioni pubbliche nell'era digitale.

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