Il progetto rappresenta un significativo passo avanti nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel settore degli audiolibri. Amazon intende espandere il catalogo audio di Audible, bilanciando gli interessi di autori, narratori, editori e ascoltatori. I partecipanti al beta test potranno creare la propria voce AI inviando una registrazione e manterranno il controllo sui progetti a cui candidarsi, sia per performance dal vivo che per registrazioni generate dall'IA.
I narratori avranno la possibilità di modificare pronuncia e ritmo del loro clone vocale AI utilizzando gli strumenti di produzione di Amazon. Potranno inoltre revisionare il prodotto finale per correggere eventuali errori. La compensazione avverrà attraverso un modello di "Royalty Share" su base individuale per ciascun titolo, anche se Amazon non ha fornito dettagli specifici sui guadagni attesi.
L'azienda ha sottolineato che i narratori manterranno il controllo su quali opere verranno narrate con il loro clone vocale. Tutti i titoli che utilizzeranno voci replicate saranno chiaramente etichettati nella pagina dei dettagli del prodotto.
Impatto sul settore e reazioni
Questa iniziativa segue il lancio, lo scorso anno, di una funzionalità simile che permette agli autori di Kindle Direct Publishing di convertire i loro titoli in audiolibri utilizzando voci completamente sintetiche. Secondo quanto riportato da Bloomberg, da allora sono stati creati 40.000 titoli Audible con voci virtuali.
L'espansione dell'uso dell'IA nella narrazione ha sollevato preoccupazioni tra i professionisti del settore. Ramon de Ocampo, noto narratore, ha espresso timori riguardo alla possibile riduzione delle opportunità lavorative per i performer umani.
Attualmente, Audible non offre agli utenti un modo semplice per filtrare gli audiolibri con "Voce Virtuale", rendendo difficile per chi preferisce evitarli identificarli facilmente. Questa mancanza di trasparenza potrebbe diventare un punto di discussione importante man mano che l'uso di voci AI si diffonde sulla piattaforma.