Robot imparano da video online: nuova svolta

Robot imparano da video online: nuova svolta

> Robot affidabili per compiti quotidiani: dalle faccende domestiche all'industria. Capacità di manipolare tessuti per piegare vestiti o aiutare anziani con difficoltà motorie.

Un nuovo approccio all'apprendimento robotico basato su video dimostrativi online è stato sviluppato da ricercatori di Singapore e Cina. Il sistema, chiamato TieBot, permette ai robot di imparare compiti complessi come annodare una cravatta osservando video di dimostrazione umana su internet.

Finora, addestrare i robot a manipolare tessuti e oggetti flessibili si è rivelato particolarmente difficile. Le tecniche esistenti di apprendimento per imitazione richiedono grandi quantità di dati dimostrativi specifici, costosi e complicati da raccogliere.

Il nuovo framework, descritto in un articolo pre-pubblicato su arXiv, si compone di tre fasi principali:

Real2Sim: dalla realtà alla simulazione

In questa fase, il sistema traccia il movimento dell'oggetto nel video dimostrativo e lo replica su un modello 3D in un ambiente simulato. Ciò produce una sequenza di mesh che rappresentano la traiettoria dell'oggetto.

Learn@Sim: apprendimento in simulazione

Utilizzando tecniche di reinforcement learning, il sistema impara i punti di presa e posizionamento ottimali per replicare l'azione umana.

Sim2Real: dal simulato al reale

Infine, la politica appresa viene trasferita a un vero robot a due braccia, con ulteriori aggiustamenti per colmare il divario tra simulazione e realtà.

Questo approccio permette di imparare da video "fuori dominio", girati in ambienti diversi da quello del robot.

La caratteristica innovativa di TieBot è la capacità di apprendere da video dimostrativi arbitrari trovati online, non necessariamente girati nello stesso ambiente del robot. Ciò apre la possibilità di sfruttare l'enorme quantità di contenuti video caricati ogni giorno su internet come fonte di apprendimento per i robot.

I ricercatori hanno testato il sistema sul compito specifico di annodare una cravatta, ottenendo risultati promettenti. Un robot manipolatore è riuscito a completare con successo questo task, tradizionalmente molto complesso per le macchine.

"Se riusciamo a replicare il movimento di un oggetto in simulazione, potremmo replicare l'intero mondo reale?" si chiede Weikun Peng, co-autore dello studio. "La comunità robotica sta affrontando un problema di scarsità di dati. A mio avviso, se riuscissimo a replicare il mondo reale in simulazione, potremmo raccogliere dati in modo più efficiente e trasferire meglio le politiche apprese ai robot reali."

Questo nuovo approccio potrebbe in futuro essere applicato ad altri compiti di manipolazione robotica complessi e impegnativi. L'obiettivo finale è facilitare l'addestramento dei robot tramite apprendimento per imitazione, aprendo la strada a progressi significativi nelle loro capacità.

La ricerca rappresenta un passo importante verso robot in grado di apprendere in modo più flessibile ed economico, sfruttando l'immensa mole di contenuti video già disponibili online. Se ulteriormente sviluppata, questa tecnologia potrebbe accelerare notevolmente i progressi nel campo della robotica e dell'intelligenza artificiale applicata.

Il prossimo passo sarà espandere l'approccio Real-Sim-Real ad altri tipi di compiti, esplorando le potenzialità di una simulazione sempre più fedele del mondo reale come ambiente di addestramento per i sistemi robotici del futuro.


L'apprendimento robotico ha una storia affascinante che risale agli albori dell'intelligenza artificiale. Le prime ricerche in questo campo iniziarono negli anni '50, quando scienziati come Alan Turing e John McCarthy gettarono le basi teoriche per le macchine intelligenti.

Negli anni '60 e '70, i primi robot industriali cominciarono ad apparire nelle fabbriche, ma erano programmati per eseguire compiti ripetitivi e non avevano capacità di apprendimento. Fu solo negli anni '80 che emersero i primi sistemi robotici in grado di apprendere dall'esperienza, grazie all'avvento delle reti neurali artificiali e dell'apprendimento automatico.

Un momento cruciale fu lo sviluppo del Q-learning nel 1989 da parte di Chris Watkins, che aprì la strada all'apprendimento per rinforzo in robotica. Questo metodo permette ai robot di imparare attraverso tentativi ed errori, migliorando le proprie prestazioni nel tempo.

Negli anni '90 e 2000, l'apprendimento robotico fece passi da gigante grazie all'aumento della potenza di calcolo e allo sviluppo di nuovi algoritmi. Un esempio notevole è il robot ASIMO di Honda, presentato nel 2000, che poteva camminare in modo fluido e interagire con l'ambiente.

L'apprendimento è la capacità di un sistema di migliorare le proprie prestazioni basandosi sull'esperienza passata.

Una curiosità interessante riguarda il robot Kismet, sviluppato al MIT negli anni '90. Questo robot era in grado di apprendere espressioni facciali e interazioni sociali, aprendo la strada alla robotica sociale e all'apprendimento delle emozioni.

Negli ultimi anni, l'apprendimento robotico ha fatto progressi straordinari grazie all'uso di tecniche di deep learning e alla disponibilità di grandi quantità di dati. Un esempio è il robot Atlas di Boston Dynamics, che ha imparato a eseguire acrobazie complesse attraverso l'apprendimento per rinforzo.

L'approccio di utilizzare video dimostrativi online per l'apprendimento robotico, come nel caso di TieBot, rappresenta una nuova frontiera in questo campo. Questa tecnica si basa sul concetto di apprendimento per imitazione, che ha radici nella psicologia dello sviluppo umano e animale.

Un aspetto affascinante dell'apprendimento robotico è la sua interdisciplinarità. Coinvolge non solo l'informatica e l'ingegneria, ma anche la neuroscienze, la psicologia e persino la filosofia, sollevando domande profonde sulla natura dell'intelligenza e dell'apprendimento.

In futuro, si prevede che l'apprendimento robotico porterà allo sviluppo di macchine sempre più autonome e adattabili, capaci di operare in ambienti complessi e imprevedibili. Questo potrebbe rivoluzionare settori come l'assistenza sanitaria, l'esplorazione spaziale e la gestione delle emergenze.

Tuttavia, l'avanzamento dell'apprendimento robotico solleva anche importanti questioni etiche e sociali, come l'impatto sull'occupazione e la privacy. Sarà fondamentale bilanciare i progressi tecnologici con considerazioni etiche e sociali per garantire che l'apprendimento robotico porti benefici alla società nel suo complesso.

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