L'intelligenza artificiale minaccia il posto fisso: 218mila lavoratori pubblici a rischio

L'intelligenza artificiale minaccia il posto fisso: 218mila lavoratori pubblici a rischio

> I risultati emersi durante il forum pa 2024 mostrano come l'intelligenza artificiale possa trasformare il settore pubblico.

Il futuro dell'impiego nel settore pubblico appare incerto con l'avvento dell'intelligenza artificiale (IA). Secondo uno studio recentemente presentato dalla società Fpa del Gruppo Digitial360, durante il Forum PA 2024, si stima che ben 218mila dipendenti siano a rischio sostituzione a causa delle loro mansioni ripetitive e prevedibili. Al contrario, non si prevedono nuove opportunità di lavoro derivanti dall'implementazione dell'IA.

Il rapporto evidenzia una particolare vulnerabilità nei dipartimenti ministeriali dove quasi metà dei lavoratori potrebbe essere sostituita da soluzioni tecnologiche. Si parla di oltre 92mila impiegati che rischiano di perdere il posto di lavoro a favore dell'automazione.

L'impatto dell'intelligenza artificiale non si limita, tuttavia, alla mera sostituzione di personale. Circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici potrebbero vedere un cambiamento significativo nel modo in cui le loro attività lavorative si intersecano con le capacità dell'IA. Questa interazione può risultare sia in un arricchimento delle mansioni che in un rischio di obsolescenza lavorativa.

Particolarmente esposti sono i dirigenti e i professionisti come architetti, ingegneri, magistrati e medici, che rappresentano una larga fetta del settore pubblico. Per l'80% di questi, l'adozione dell'IA potrebbe portare a miglioramenti significativi nelle loro funzioni, a patto di ricevere una formazione adeguata e di essere supportati da un'organizzazione proattiva.

La ricerca sottolinea che la transizione verso l'integrazione dell'IA non sarà priva di sfide. Infatti, Gianni Dominici, amministratore delegato di Fpa, enfatizza la necessità di una forte riforma strutturale nella pubblica amministrazione. Carlo Mochi Sismondi, presidente di Fpa, aggiunge l'importanza della revisione dei processi di formazione, per sviluppare competenze chiave come la creatività e il pensiero critico, essenziali per adattarsi alle nuove realtà lavorative influenzate dall'IA.

Con i progressi continui nell'ambito dell'intelligenza artificiale, è cruciale che le istituzioni pubbliche comincino a prepararsi ora per affrontare il delicato equilibrio tra il potenziamento delle risorse umane e la sostituzione tecnologica. L'impatto dell'IA, quindi, sarà vasto tanto in termini qualitativi quanto numerici, e richiederà un impegno concreto a tutti i livelli del settore pubblico.

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