I lavoratori adottano l'AI per il burnout, anche senza l'ok dei capi

I lavoratori adottano l'AI per il burnout, anche senza l'ok dei capi

> Le persone usano l'intelligenza artificiale al lavoro anche se i loro capi non lo desiderano, rivelano nuovi dati. Ma è la disperazione, non l'innovazione, a guidare il cambiamento.

Nell'odierna era digitale, i lavoratori d'ufficio sono sommersi da email, chat web e riunioni, spingendoli verso l'utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale (AI) per portare a termine il proprio lavoro, anche senza un'adeguata formazione fornita dalle rispettive aziende. Questo emerge da un indice sull'andamento del lavoro pubblicato mercoledì da Microsoft e LinkedIn, che evidenzia come il 75% delle persone impiegate in lavori d'ufficio stiano già impiegando l'AI nelle loro mansioni, registrando un raddoppio nell'uso di tali tecnologie negli ultimi sei mesi.

La ricerca mostra che i lavoratori, indipendentemente dalla generazione di appartenenza, stanno introducendo personalmente strumenti di AI sul posto di lavoro, senza attendere indicazioni aziendali in merito. Colette Stallbaumer, direttore generale del chatbot Copilot di Microsoft e cofondatore di Workload, ha evidenziato come i dipendenti si rivolgano all'AI per trovare sollievo da un lavoro sempre più opprimente.

L'AI sta cambiando il modo in cui lavoriamo.

L'indagine basata su un campione di 31.000 lavoratori d'ufficio provenienti da 31 paesi diversi, oltre a dati provenienti da LinkedIn, Microsoft 365 e ricerche effettuate presso le aziende Fortune 500, getta luce su come l'AI generativa stia influenzando l'ambiente lavorativo dalla fine del 2022, periodo in cui strumenti come ChatGPT sono diventati disponibili.

Contrariamente alle paure iniziali secondo cui l'AI avrebbe potuto sostituire posti di lavoro, lo studio dipinge un quadro differente: lavoratori oberati alla ricerca di soluzioni autonome e manager ansiosi di assumere persone capaci di utilizzare l'AI, nonostante un ritardo aziendale nella formazione al suo utilizzo.

Il report fornisce uno sguardo preoccupante sul sovraccarico di lavoro: quasi il 70% degli intervistati afferma di lottare con il ritmo e il volume del proprio lavoro, mentre quasi la metà si dice esausta. I dati rivelano che chi utilizza Microsoft 365 spende la maggior parte del tempo lavorativo in comunicazioni interne piuttosto che nell'uso di Word e PowerPoint, problema che alcuni strumenti di AI cercano di risolvere. Inoltre, il 46% dei lavoratori desidera lasciare il proprio impiego entro l'anno, sebbene potrebbero necessitare di competenze in AI per trovare nuove opportunità.

Julie Schweber, consulente senior per la Society for Human Resource Management, sottolinea l'importanza di tali competenze, indicando come alcuni responsabili delle assunzioni privilegino i candidati con esperienze e abilità in AI. "Tutti sappiamo che sta arrivando. Avrà un impatto su tutto nel posto di lavoro."

Nonostante una rapida adozione dell'AI tra i lavoratori d'ufficio, l'assimilazione più ampia potrebbe mostrare ritardi. Un sondaggio di Pew ha rivelato che solo il 20% degli adulti statunitensi ha utilizzato ChatGPT per lavoro, sebbene questo numero sia cresciuto dal 12% a metà 2023.

Microsoft ha annunciato avanzamenti per il suo strumento Copilot, incluso un sistema di autocompletamento e una funzione di riscrittura per ampliare i contesti delle richieste, oltre a un'interfaccia di chat che invia promemoria personalizzati, come notifiche di riunioni imminenti con informazioni utili alla preparazione.

La ricerca ha anche esaminato come le aziende stiano implementando la formazione in AI e le loro aspettative nei confronti dei dipendenti. Sebbene la maggior parte dei leader aziendali affermi di non assumere persone senza competenze in AI, meno del 40% di chi utilizza l'AI sul lavoro ha ricevuto una formazione adeguata, evidenziando una potenziale lacuna di conoscenze a meno che i lavoratori non si formino autonomamente. Scrittori, manager di marketing e grafici figurano tra i ruoli in cui l'aggiunta di competenze in AI sui profili LinkedIn sta crescendo più rapidamente.

Questa discrepanza è rafforzata dai vari livelli di adozione dell'AI da parte delle aziende. I cosiddetti "power user", coloro che utilizzano l'AI più volte a settimana, dichiarano di ricorrere a questa tecnologia per gestire carichi di lavoro eccessivi, risparmiando in media 30 minuti al giorno, e sono più propensi ad aver ricevuto incoraggiamenti dal management per riflettere sull'uso dell'AI nel proprio lavoro.

L'uso dell'AI nel contesto lavorativo non è esente da rischi, con le tecnologie che a volte mostrano bias o generano contenuti inventati, sollevando preoccupazioni su plagio e violazioni del diritto d'autore. Il governo statunitense ha recentemente annunciato misure di sicurezza per l'uso dell'AI da parte dei lavoratori e delle agenzie federali per proteggere dalle problematicità emergenti. Numerose organizzazioni sono ancora alla ricerca del modo migliore per integrare l'AI nelle proprie operazioni quotidiane, con un occhio di riguardo per l'accuratezza e la tracciabilità delle informazioni generate.

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