Con l'intensificarsi dell'attenzione sull'intelligenza artificiale (AI), emergono interrogativi riguardo la leadership esecutiva in questo settore. La figura del Chief AI Officer (CAIO) sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. Indipendentemente dalla denominazione, è fondamentale avere leader capaci di guidare l'uso responsabile e produttivo delle tecnologie emergenti.
Una recente indagine condotta da Iron Mountain su 700 dirigenti IT ha rivelato che il 98% ritiene il ruolo del CAIO cruciale per accelerare l'adozione dell'AI generativa. Attualmente, il 32% delle organizzazioni dispone di un CAIO, una cifra destinata a salire fino al 94%. Gli autori dello studio, Debra Slapak e Jill Shoup, evidenziano come la diffusione degli strumenti di AI generativa abbia generato una sorta di "shadow AI", dove gli utenti finali utilizzano l'AI senza adeguata formazione o supervisione.
Andy Thurai, analista principale di Constellation Research, ha spiegato a ZDNet che il ruolo di CAIO è più funzionale che nominale e può essere integrato in diversi livelli organizzativi, anche sotto la diretta supervisione del CEO. Ruoli affini, come il Chief Information Officer o il Chief Data Officer, potrebbero anche essere coinvolti nell'implementazione dell'AI dall'inizio alla fine.
Il CAIO avrà un impatto orizzontale nell'organizzazione, occupandosi di governance, sicurezza, conformità, e rischio. Questa figura avrà il compito di bilanciare opportunità e rischi, come standardizzare la sicurezza e la privacy nelle iniziative di AI e gestire le risorse aziendali per facilitare l'adozione di tecnologie generative.
È cruciale che i leader in AI non solo comprendano la tecnologia emergente, ma abbiano anche una solida base in ambito business. Non è necessario che siano scienziati dei dati, ma devono essere in grado di gestire le aspettative, orchestrare le risorse, misurare l'impatto insieme ai team finanziari e operativi, e garantire che le pratiche etiche e legali vengano rispettate.
L'incessante accelerazione nell'adozione dell'AI impone ai manager e ai professionisti di garantire che le tecnologie emergenti offrano un valore aggiunto significativo e che le implementazioni affrettate non conducano le aziende su percorsi errati o perfino pericolosi.
