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IA e telemedicina, all’Elba un progetto per curare a distanza

IA e telemedicina, all’Elba un progetto per curare a distanza

> Promuovere un nuovo approccio ai bisogni sanitari nelle aree interne e periferiche della Toscana.

Isola d'Elba, 3 maggio 2024 - In una svolta innovativa per il settore sanitario, l'introduzione dell'intelligenza artificiale e della telemedicina promette di rivoluzionare il modo in cui i pazienti sono curati a distanza. Queste tecnologie sono al centro di THE (Tuscany Health Ecosystem), un'ambiziosa iniziativa finanziata dal PNRR che vede la partecipazione di eminenti istituti toscani, tra cui università, CNR, Toscana Life Sciences, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Confindustria Toscana.

Il focus di THE si estende su dieci aree di ricerca, tra cui spicca il settore Population Health, diretto dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Questo settore mira a valorizzare un approccio innovativo verso i bisogni sanitari dei residenti nelle aree più isolate della Toscana, esplorando nuovi modelli di cura a distanza.

In particolare, l'Isola d'Elba è diventata il banco di prova per la telemedicina, con l'obiettivo di creare una rete capace di offrire servizi sanitari avanzati senza il bisogno del contatto fisico tra medico e paziente. La Medicina Interna dell'ospedale di Portoferraio, sotto la guida di Riccardo Cecchetti, gioca un ruolo fondamentale nell'assistenza dei pazienti, sia per le emergenze che per le patologie croniche.

Il programma Chronic Care Telemedicine, elaborato per monitorare i pazienti cronici mediante la telemedicina, rappresenta una delle iniziative chiave. La Rete Pneumologica di Prossimità all'Elba, curata da Guido Vagheggini, è un esempio concreto di come la telemedicina possa accorciare le distanze tra medici e pazienti e migliorare l'accessibilità alle cure per le malattie cardiorespiratorie.

Il progetto prevede l'installazione di postazioni ad alta tecnologia per diagnostiche specialistiche e teleconsulto. La collaborazione tra i medici di medicina generale locali permetterà l'adozione di programmi di telemonitoraggio volti a prevenire peggioramenti nelle condizioni dei pazienti.

Un team multidisciplinare di medici specialisti e infermieri parteciperà attivamente al progetto, confermando l'impegno nell'offrire una cura distante ma vicina ai pazienti con patologie pneumologiche croniche.

La telemedicina accorcia le distanze, avvicinando medici e pazienti.

La stretta collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna segna solo l'inizio di uno sforzo più ampio per integrare la telemedicina in vari ambiti della cura sanitaria. Lo scopo è quello di esplorare i modelli di telemonitoraggio più efficaci e sviluppare tecnologie dedicate.

L'innovazione non si ferma qui: è in corso la creazione di una cartella clinica territoriale che faciliterà la condivisione delle informazioni tra i professionisti sanitari, migliorando la continuità terapeutica. Inoltre, si prevede lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare i dati clinici, consentendo così ai medici di offrire cure ancor più personalizzate.

La sperimentazione clinica per l'implementazione sostenibile della telemedicina nelle aree interne è stata approvata e autorizzata dalle istituzioni competenti, marchiando l'inizio di un nuovo capitolo nella cura a distanza grazie all'innovazione tecnologica e all'intelligenza artificiale.

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