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Tagli record: 65.000 posti di lavoro persi in aprile, la colpa è dell'IA

Tagli record: 65.000 posti di lavoro persi in aprile, la colpa è dell'IA

> Tesla annuncia 14.000 licenziamenti, il settore automobilistico guida la perdita di posti di lavoro in aprile..

Aprile ha visto un significativo calo dei licenziamenti, con ben 64.789 posti di lavoro tagliati presso aziende statunitensi. Questo dato, reso noto da Challenger, Gray & Christmas, si pone in netto calo rispetto ai 90.000 tagli annunciati a marzo, e leggermente inferiore rispetto ai 66.995 dello stesso periodo dell'anno precedente. Il settore tecnologico continua a soffrire, con Tesla che annuncia un massiccio taglio del 10% del suo personale, equivalente a circa 14.000 impiegati.

Da inizio anno, quasi 325.000 posti di lavoro sono stati eliminati, segnando un calo del 4,6% rispetto al periodo corrispondente dell'anno scorso. In particolare, il settore automobilistico si è distinto per il maggior numero di tagli mensili, con più di 20.000 posti di lavoro persi quest'anno, il doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, l'intelligenza artificiale (AI) è stata citata come causa per 800 licenziamenti, segnando il numero più alto di posti di lavoro persi per questa ragione da maggio 2023.

Nonostante i tagli, le aziende hanno annunciato piani per assumere 9.802 nuovi lavoratori ad aprile, portando il totale dei nuovi posti di lavoro annunciati quest'anno a 46.597, il conteggio più basso nei primi quattro mesi dell'anno dal 2016.

Una sorprendente rivelazione del rapporto Challenger di questo mese indica che 80 licenziamenti possono essere direttamente attribuiti al Senate Bill 17 del Texas, che vieta alle istituzioni di istruzione superiore dello stato di partecipare a iniziative di diversità, equità e inclusione. Tra questi, 60 impiegati hanno perso il lavoro presso l'Università del Texas, che ha annunciato i tagli in un messaggio al campus il mese scorso.

Il numero significativo è di 5 mesi, ossia la durata media della disoccupazione a marzo, rispetto ai 4,4 mesi dello stesso periodo nel 2023. Si prevede un lieve aumento della disoccupazione al 3,9%.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nonostante il rallentamento delle assunzioni, il tasso di disoccupazione è rimasto sostanzialmente invariato nell'ultimo anno. A marzo, la disoccupazione si attestava al 3,8%, in lieve calo rispetto al 3,9% di febbraio, continuando una tendenza che non ha visto il tasso salire sopra il 4% per 26 mesi consecutivi. Il Bureau of Labor Statistics pubblicherà il suo rapporto mensile sull'occupazione venerdì.

Questi dati riflettono le complesse dinamiche del mercato del lavoro statunitense, segnando un periodo di transizione in cui l'innovazione tecnologica e le normative politiche hanno un impatto diretto sull'occupazione. Mentre il settore tecnologico subisce continui aggiustamenti, inclusi gli effetti dell'integrazione dell'AI, altri settori, come quello automobilistico, stanno affrontando sfide simili che si riflettono nei crescenti numeri di licenziamenti.

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