ChatGPT al volante: auto autonome più empatiche

ChatGPT al volante: auto autonome più empatiche

> Guida futura: basta dire "Ho fretta" e l'auto sceglie il percorso più veloce per la tua destinazione, ottimizzando tempi e tragitto.

I ricercatori della Purdue University hanno sviluppato un sistema che consente ai veicoli autonomi di interpretare comandi vocali dei passeggeri utilizzando ChatGPT e altri modelli linguistici avanzati. Lo studio, che sarà presentato il 25 settembre alla Conferenza IEEE sui Sistemi di Trasporto Intelligenti, dimostra come l'intelligenza artificiale possa rendere la comunicazione tra passeggeri e veicoli autonomi più naturale e intuitiva.

Il professor Ziran Wang, che ha guidato la ricerca, ritiene che per raggiungere la piena autonomia i veicoli dovranno essere in grado di comprendere qualsiasi comando dei passeggeri, anche quando implicito. A differenza dei sistemi convenzionali che richiedono input precisi, i modelli linguistici avanzati possono interpretare e rispondere in modo più simile a un essere umano.

Nello studio, i ricercatori hanno addestrato ChatGPT con una serie di comandi, da quelli più diretti come "Per favore, guida più veloce" a quelli più indiretti come "Mi sento un po' nauseato". Hanno poi integrato il modello con un veicolo sperimentale a guida autonoma di livello 4, fornendogli parametri per considerare regole del traffico, condizioni stradali e altre informazioni rilevate dai sensori del veicolo.

Durante i test su una pista dedicata, i partecipanti hanno espresso un minor tasso di disagio rispetto alla guida autonoma tradizionale. Il veicolo ha superato i valori di riferimento per una guida sicura e confortevole, anche rispondendo a comandi che il modello non aveva appreso in precedenza.

Il sistema ha impiegato in media 1,6 secondi per elaborare un comando.

Sfide e sviluppi futuri

Nonostante i risultati promettenti, rimangono alcune sfide da affrontare: - Il tempo di elaborazione dei comandi (1,6 secondi in media) deve essere ridotto per situazioni che richiedono risposte più rapide. - Le "allucinazioni" dei modelli linguistici, ovvero interpretazioni errate, rappresentano un problema di sicurezza da risolvere. - Sono necessari ulteriori test e approvazioni normative prima di una possibile implementazione commerciale.

Il team di ricerca sta già valutando altri chatbot basati su modelli linguistici avanzati, come Google Gemini e Meta Llama. Finora ChatGPT ha mostrato le migliori prestazioni in termini di sicurezza ed efficienza.

Tra i prossimi passi ci sono: - Studiare la comunicazione tra modelli linguistici di veicoli autonomi diversi, ad esempio per gestire gli incroci. - Esplorare l'uso di modelli di visione artificiale per migliorare la guida in condizioni meteorologiche estreme.

Questa ricerca apre nuove prospettive per rendere i veicoli autonomi più intuitivi e adattabili alle esigenze dei passeggeri, avvicinandoli ulteriormente al concetto di mobilità del futuro.

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