Un'innovativa tecnologia basata sull'intelligenza artificiale sta rivoluzionando l'accesso alle ecografie prenatali nei paesi a basso e medio reddito. Questo progetto pilota in Uganda utilizza un software AI per effettuare scansioni ecografiche dei feti, incoraggiando al contempo le donne incinte a rivolgersi ai servizi sanitari nelle prime fasi della gravidanza.
L'obiettivo principale è ridurre il numero di nati morti e le complicazioni legate alla gravidanza, offrendo un'alternativa alla carenza di specialisti e attrezzature in queste aree.
Tecnologia AI per ecografie accessibili
Il software ScanNav FetalCheck, sviluppato da Intelligent Ultrasound, permette di datare accuratamente le gravidanze senza la necessità di ecografisti specializzati. Utilizzando un database di milioni di immagini, il programma è in grado di "riconoscere" l'età gestazionale del feto.
Questa tecnologia consente a infermieri e ostetriche di effettuare scansioni semplicemente passando una sonda ecografica sull'addome della donna. Il software fornisce poi i dati necessari, rendendo possibile anche l'assistenza domiciliare grazie a dispositivi portatili.
Impatto positivo sulle comunità locali
Presso l'ospedale nazionale di riferimento Kawempe a Kampala, capitale dell'Uganda, il Dr. Daniel Lukakamwa, ostetrico e ginecologo, sottolinea l'entusiasmo delle donne incinte per questa nuova opportunità: "Le donne sono molto propense a partecipare allo studio senza alcuna apprensione. Apparentemente, siamo sopraffatti dalle richieste."
Joness Biira, una radiografa coinvolta nel progetto, conferma il passaparola positivo tra le pazienti: "Le madri che hanno partorito ci hanno fatto referenze per lo studio. Parlano con altre donne, e sempre più madri stanno venendo a unirsi al programma di ricerca. Apprezzano molto il servizio e si fidano dei nostri risultati."
Sarah Kyolaba, 30 anni, residente nel villaggio di Kikoni, esprime la sua soddisfazione per il controllo che sente di avere sulla sua seconda gravidanza grazie a questa tecnologia: "Sono felice di vedere come il mio bambino si muove."
Superare le sfide nei paesi in via di sviluppo
Nei paesi a basso e medio reddito, la scarsità di specialisti formati e di attrezzature adeguate rappresenta una sfida significativa. Le strutture sanitarie sono spesso concentrate nelle aree urbane, rendendo difficile e costoso l'accesso per le donne che vivono in zone rurali.
Il Dr. Lukakamwa sottolinea l'importanza di vedere le donne nelle prime fasi della gravidanza: "Il primo trimestre è molto importante per quanto riguarda le anomalie e le eventuali complicazioni che possono portare alla morte del feto."
AI per prevenire la pre-eclampsia
L'intelligenza artificiale viene utilizzata anche nel più grande studio sull'uso dell'aspirina per prevenire la pre-eclampsia, attualmente in corso in Kenya, Ghana e Sudafrica. Lo studio confronterà gli effetti di due diversi dosaggi del farmaco tra le donne ad alto rischio di sviluppare questa condizione.
La Dr.ssa Angela Koech, ostetrica che lavora nelle zone rurali del Kenya e ricercatrice presso l'Università Aga Khan di Nairobi, sottolinea l'importanza di una datazione accurata della gravidanza: "La sfida più grande che affronto è quando ho una mamma, di solito in gravidanza avanzata, che ha sviluppato una complicazione e devo prendere una decisione su di lei."
Prospettive future e considerazioni etiche
Il Dr. Aris Papageorghiou, co-fondatore di Intelligent Ultrasound e direttore della ricerca clinica presso l'Oxford Maternal and Perinatal Health Institute, è consapevole delle preoccupazioni riguardo alla possibilità che questa tecnologia possa essere vista come un servizio di qualità inferiore per le donne nei paesi più poveri.
Tuttavia, sottolinea che "la cosa giusta da fare è creare capacità in quei contesti, fornire le attrezzature giuste, offrire formazione e avere tutto ciò che abbiamo nei paesi ad alto reddito. Ma la realtà è che negli ultimi decenni questo semplicemente non è accaduto. Quindi penso che una soluzione intermedia - e potrebbe essere solo una soluzione intermedia - sia una buona cosa."
In conclusione, mentre si lavora per migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria di qualità nei paesi in via di sviluppo, l'uso dell'intelligenza artificiale nelle ecografie prenatali rappresenta un passo importante verso la riduzione delle disparità nell'assistenza sanitaria materna a livello globale.
Il campo delle ecografie prenatali ha attraversato una serie di evoluzioni significative sin dalla sua concezione. Le questioni storiche e le curiosità che circondano questa pratica medicalizzata permettono di capire meglio come l'innovazione possa influire profondamente sul miglioramento dell'accesso alle cure sanitarie, in particolare nei paesi a basso e medio reddito.
L’ecografia stessa è nata negli anni '50, sviluppata per la prima volta con successo con intenti terapeutici e medicali dal professor Ian Donald e dall'ingegnere Tom Brown a Glasgow. La loro proposta di utilizzare la tecnologia radar e sonar risalente alla Seconda Guerra Mondiale per visualizzare i nascituri ha segnato il punto di partenza di una rivoluzione nel campo della ginecologia.
Con il progredire della tecnologia, l’ecografia fetuscala non è solo divenuta una pratica standard nelle procedure prenatali ma ha anche avuto un impacto evidente sulle politiche sanitarie, schematicamente nei paesi in via di sviluppo. Nel corso degli anni, la mancanza di accesso a tali tecnologie nella maggior parte di questi paesi ha rilevato una maggiore morbilità e mortalità infantile e materna; circostanze che stanno lentamente mutando grazie alle innovazioni come l’intelligenza artificiale.
Curiosamente, nonostante l'ubiquità delle ecografie nel mondo occidentale, molte culture e comunità visualizzano per la prima volta la magia di questo strumento soltanto nella generazione attuale. Ci sono storie di madri e padri emotivamente sopraffatti alla vista del loro nascituro, un fenomeno sconosciuto e quasi mistico in alcune aree rurali prima dell'introduzione di tecnologie più accessibili. Inoltre, ci sono stati notevoli dibattiti etici e sociali scaturiti dall'uso diffuso delle ecografie, specialmente riguardo alla questione del sesso fetale e la selezione prenatale in paesi come la Cina e l'India.
Questo illustra come la tecnologia, seppur salvifica, possa anche propendere verso il controverso se le normative etiche non avanzano di pari passo. Nel contesto attuale, il progetto pilota in Uganda è solo uno degli esempi di come l'intelligenza artificiale viene adoperata per far fronte alle disuguaglianze insite nell'accesso alle cure sanitarie prenatali; un piccolo passo per la tecnologia ma un salto gigantesco per il benessere delle popolazioni in aree meno sviluppate.
Con l'IA, ci si aspetta che servizi che prima richiedevano la presenza di specialisti costosi e spesso inaccessibili, possano ora diventare la norma nelle remote zone rurali. Questa tendenza guarda a ridimensionare e, sperabilmente, a eliminare la disparità nella qualità delle cure sanitarie prenatali fornite a livello globale.