Questa visione futuristica potrebbe rivoluzionare radicalmente il concetto stesso di intelligenza e coscienza umana. Secondo Kurzweil, l'integrazione tra mente biologica e AI porterà a una espansione senza precedenti delle capacità cognitive, aprendo scenari finora inimmaginabili.
"Saremo una combinazione della nostra intelligenza naturale e della nostra intelligenza cibernetica e tutto sarà fuso in uno", ha dichiarato Kurzweil. "Ciò che lo renderà possibile saranno le interfacce cervello-computer che saranno nano-bot, robot delle dimensioni di molecole, che entreranno in modo non invasivo nei nostri cervelli attraverso i capillari."
Un futuro di conoscenza istantanea
Kurzweil ipotizza un futuro in cui avremo accesso istantaneo a tutta la conoscenza umana direttamente nel nostro cervello. "Se fai una domanda, il tuo cervello sarà in grado di andare sul cloud per una risposta in modo simile a come fai ora sul tuo telefono. Solo che sarà istantanea, non ci saranno problemi di input o output e non ti accorgerai che è stato fatto", ha spiegato.
Le previsioni di Kurzweil si spingono oltre, fino a teorizzare una "tecnologia dell'aldilà" che potrebbe cambiare radicalmente il rapporto dell'umanità con la morte. Grazie alle repliche digitali delle nostre menti, secondo lo scienziato potremmo assistere a una forma di vita post-mortem digitale entro i prossimi vent'anni.
Nonostante le sue visioni possano apparire estreme, Kurzweil ha dimostrato in passato una notevole capacità predittiva. Nel 1999 fu tra i pochi a prevedere l'avvento dell'intelligenza artificiale come la conosciamo oggi.
Tra le altre previsioni dello scienziato c'è anche l'introduzione di un reddito universale di base, che secondo lui potrebbe diventare realtà in circa dieci anni, come risposta agli impatti sociali dell'AI sul mondo del lavoro.